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1^ SETTIMANA – «ROSETTA, DA DOVE INIZIAMO CON LE RICERCHE?» (pag. 8 - 11)

chiede Ortensia, mentre ci stringiamo tutti attorno a lei in trepidante attesa.

«Forse è meglio che vi racconti tutto dal principio.

Dovete sapere che Pan-el-Gran è stato un importante esploratore vissuto nel 1600.

A quell’epoca l’interesse per le civiltà antiche non era ancora molto diffuso.

Pan-el-Gran, invece, ne era molto affascinato e, per amore della conoscenza, intraprese un lungo viaggio da Venezia verso l’Africa Centrale, l’Egitto ela Mesopotamia.

Molto di quello che oggi sappiamo delle antiche civiltà deriva dalle numerose lettere che Pan-el-Gran spediva al fratello per aggiornarlo su quello che scopriva.

Scrisse anche di aver raccolto numerosi reperti preziosi da donare a un museo, perché potessero essere ammirati da tutti.

Purtroppo, a quel tempo le scorribande di pirati e briganti erano molto frequenti. Così, secondo la leggenda, quando fece ritorno decise di nascondere il tesoro in un luogo sicuro, dove avrebbe potuto trovarlo solo qualcuno che ne avrebbe compreso il vero valore.

Una prova finale farà cadere nella trappola di Pan-el-Gran chi non si dimostrerà saggio.

Ho esaminato con attenzione ogni lettera e mappa dei suoi viaggi. Ho seguito i suoi spostamenti tra il Tigri e l’Eufrate, risalendo il fiume Nilo, fino al delta sul Mar Mediterraneo.

Da lì i suoi spostamenti diventano più incerti. Pare sia approdato sulle coste della Puglia e abbia poi percorso tutto il nostro bel Paese, attraversando colline, catene montuose, valli e pianure. Le sue ultime tracce sono state rinvenute nei dintorni della vostra città.

Ho setacciato la zona ma non ho trovato nulla».

Nel sentire il racconto di Rosetta ho un sussulto:

«Ora ricordo dove ho sentito quel nome… Presto, venite tutti nel retrobottega del mio negozio».

Arrivati lì, mostro una foto in bianco e nero appesa alla parete.

«Questa è la mia pro-prozia Ginestra. Il padre era un cartografo e insieme viaggiarono in lungo e in largo per disegnare mappe geografiche».

Mentre gli altri guardano la foto, io mi metto a rovistare dentro un vecchio baule.

«Trovato!» esclamo. «Questo è il taccuino della mia pro-prozia, dove annotava tutte le sue avventure.

Quando ero bambina lo leggevo sempre e immaginavo di esplorare il mondo come faceva lei.

C’è un appunto che riguarda proprio il tesoro di Pan-el-Gran».

«Posso dare un’occhiata?» chiede Rosetta che non sta più nella pelle.

«Certo!» rispondo, passandole il diario.

«Caro diario,ho una notizia incredibile e segretissima.Da un po’ di giorni mio padre sta chiuso tutto il giorno nella Biblioteca della Società Geografica per preparare il nostro prossimo imminente viaggio.Tra le mappe che stava esaminando, ne ha trovata una molto antica che ha attirato la sua attenzione.Non sembrava affatto  una carta geografica, ma piuttosto una mappa del tesoro e non di uno qualsiasi, bensì del leggendario tesoro di Pan-el-Gran!Non posso dirti molto, perché mio padre si è raccomandato di non parlarne a nessuno, ma tra pochi giorni partiremo.Sarà un lungo viaggio e in ogni tappa dovremo risolvere degli enigmi per giungere al luogo del tesoro e raccogliere degli indizi lasciati dall’esploratore per superare la prova finale.Il primo enigma scritto sulla mappa è questo:Sul monte creato per donare ristoro,segui il cammino dei giganti verso il cuore d’oro.Cosa significhi non lo so, ma non vedo l’ora di scoprirlo».

Rosetta gira la pagina, ma i fogli sono strappati e il racconto si interrompe, lasciando tutti col fiato sospeso.

«Purtroppo non c’è altro, mi dispiace» dico, sperando che Rosetta non sia troppo delusa.

«Fiorella, queste righe sono sufficienti per darmi una nuova speranza!

Ho pochissimo tempo e da sola è un’impresa quasi disperata, ma devo tentare.

Domattina alle prime luci dell’alba partirò». 

«Rosetta, ma tu non sei sola, ricordi? Verrò io, con te», la incoraggia Ortensia, mettendole una mano sulla spalla.

Senza quasi accorgermene, mi escono di getto queste parole:

«Verrò anche io con voi, così potrò finalmente seguire le orme della mia pro-prozia!». 

Subito, però, vengo assalita dai dubbi: la stagione estiva è appena iniziata e io non posso assolutamente lasciare il negozio.

Ma ti svelo un segreto: i veri amici capiscono quello che hai nel cuore senza bisogno che tu lo dica; infatti interviene prontamente Nicoletta:

«Mi sembra un’ottima idea, Fiorella. Tu non ti preoccupare di nulla, io e Anna ci occuperemo del negozio in tua assenza».

«E io penserò a organizzare i picnic in spiaggia per  i turisti» aggiunge Ulisse.

«Nonna, veramente io preferirei andare con Fiorella, posso per favore?» implora Anna «Prometto che darò una mano, mi laverò sempre i denti e farò tutti i compiti». 

Nicoletta è colta alla sprovvista e tentenna, allora Isacco prende in mano la situazione:

«Brava Anna! Sei una bambina sveglia, e non c’è niente di meglio di tipetti come te per intuire e capire le cose.

Ognuno può essere di aiuto, chi rimanendo qui e chi partendo. Siamo o non siamo la compagnia della barca?». 

Nicoletta non risponde, ma il suo sorriso fa capire che è un sì.

Anna corre ad abbracciarla con il cuore che scoppia di felicità.

«Non posso garantire di non combinare guai, ma potrei venire anche io con voi?» chiede timidamente Filippo.

«Ma certo» lo incoraggio io «e poi quelli che tu chiami guai sono stati imprevisti che hanno sempre portato frizzanti novità!»

«È deciso» conclude Isacco. «Fiorella, Ortensia, io, Anna e Filippo partiremo con Rosetta».

Non sto nella pelle: una nuova missione per la compagnia della barca sta davvero per iniziare!

Ma come sempre non c’è un attimo da perdere, ci sono i bagagli da preparare.

Rosetta ci ha detto che un buon archeologo viaggia sempre leggero, ma pronto a ogni evenienza.

Porterò qualche vestito comodo, scarpe da trekking, borraccia, taccuino con matite e colori, macchina fotografica e una carta geografica dell’Italia.

Appuntamento domattina alle 5,30 davanti al mio negozio, Rosetta ci passerà a prendere.

1^ SETTIMANA – «ROSETTA, DA DOVE INIZIAMO CON LE RICERCHE?» (pag. 8 - 11)
Capitolo 2 - Indice

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